Fisher CZ-3D il canto del cigno degli analogici
La serie di metal detector di Fisher, denominata CZ, ha sempre rappresentato il top di gamma del marchio americano. Tutti i modelli che iniziano per CZ utilizzano 2 frequenze simultanee 5 e 15khz, ha dell’incredibile pensare che ciò avenne negli anni 80-90. Tutt’ora la maggior parte dei metal detector utilizzano una frequenza singola, solamente pochi anni fa sono arrivati sul mercato i primi metal detector multi frequenza. Il CZ-3D deriva dall’evoluzione del modello precedente, il CZ-5, in questa nuova versione abbiamo però 4 toni, una profondità maggiore ed una risposta diversa per alcune monete. Vale la pena ricordare anche il CZ-7 e 7 pro che hanno un display analogico al posto del classico a lancetta.
Appena ho visto un annuncio di vendita non ho resistito e ho acquistato il Fisher CZ-3D. Da quest’anno non è più in produzione, si può trovare ancora qualche fondo di magazzino a prezzi alti circa. In America il prezzo di vendita si è abbassato con il passare del tempo 799$, mentre in Italia non è variato di molto in 20 anni, allo stesso prezzo si possono acquistare macchine più moderne, ma non è detto che abbiano prestazioni tanto migliori.
La qualità costruttiva è ottima, le aste sono di qualità, idem il box comandi in plastica rigida. La piastra che monta il modello in mio possesso è la 10,5 concentrica sul mercato toviamo anche la 8 e 5 pollici sempre concentriche. Un aspetto sicuramente negativo è il peso della macchina in generale che tende a stancare il braccio dopo poche ore di ricerca.
Il settaggio dei vari controlli è molto semplice, si imposta tutti i potenziometri al numero rosso, si fa l’abbattimento del terreno, tenendo premuto il tasto pinpoint e si inizia a cercare. L’ho testato in un campo molto sporco, con una quantità di ferro arrugginito incredibile e discriminazione 1. La velocità di risposta è impressionante e la profondità sui target medio piccoli e grandi ottima, il nemico principale del CZ-3D sono i chiodi arrugginiti tuttavia ne ho scavato solo uno perchè, quando il suono acuto (che indica un target buono), viene spezzato da un suono grave, (indica ferro) a quel punto è meglio non scavare. Il piccolo indicatore a lancetta è preciso ed aiuta ad identificare il target, la profondità dai test effettuati dovrebbe essere di quindi 27-30cm circa su diverse monete.
Anche con il passare degli anni rimane una macchina molto valida, ottimizzata sopratutto per la ricerca di monete e per militaria. Con il CZ-3D si è arrivati al massimo della tecnologia analogica, che ormai non vedremo più (spero di sbagliarmi), perchè i metal detector digitali vanno per la maggiore. Cara fisher: un aggiornamento come hai fatto sul gold bug ii con l’aggiunta di un display lcd al posto della lancetta non sarebbe affatto male.
Se amate gli analogici e lo trovate usato ad un buon prezzo non fatevelo scappare è un ottima macchina nonostante i numerosi anni, i modelli con il seriale 1021-1024 hanno un valore maggiore perché venivano fabbricati e tarati con cura nella sede di Palo Alto, poi quando fù acquisita da first texas la produzione si spostò a El Paso, per diminuire i costi la taratura veniva fatta grossolanamente. PS: Nasa Tom, uno degli ingegneri dietro la serie cz, è disponibile (previo pagamento) a ri-tarare i modelli di CZ-5 e CZ-3D per renderli più prestazionali, come quelli dei seriali citati sopra.
Riccardo Marinoni, alias: Pombo2000